Quando un’App può aiutare il tuo Business?
26 Aprile 2017
Accendete la tv e sentite parlare di app, salite in auto e alla radio citano una nuova app, incontrate i vostri amici più nerd e la domanda può soltanto essere “hai provato questa nuova app?”. Nel caso abbiate già un vostro business vi sarete per forza chiesti se sia il caso di creare un’app, nel caso non l’abbiate avrete certamente immaginato quale potrebbe essere un’idea geniale per fare business con un’app!
Oggi mi rivolgo a chi ha già un business e conosce già le difficoltà nel supportarlo. Siamo in un periodo dove i canali per raggiungere i propri clienti sono maggiormente frammentati, ed è sempre più complesso analizzarne dei nuovi con l’adeguata conoscenza per fare la scelta giusta, mettendo sulla bilancia pro e contro, spinti spesso da un’opinione pubblica fuorviante.
Non porsi il problema della presenza sul canale mobile sarebbe assurdo, soprattutto nel momento in cui gli utenti passano più del 60% del loro tempo su internet attraverso un dispositivo mobile, i report di comScore dimostrano questo trend crescente anche negli ultimi mesi.
Se a qualcuno venisse ancora in mente di andare a scomporre il tempo speso sui dispositivi fra app e siti responsive risparmiatevi questo sforzo, le percentuali sono schiaccianti a favore delle app che superano in buona parte del mondo il 90% del totale.
Vi sarete sicuramente già chiesti se tutto questo navigare sul mobile non sia alla fine pilotato da Social ed Utility di Facebook, Apple, Uber, Google, Airbnb. Le loro sono delle Largest App ed è inconfutabile che, come avviene per altri media, questi grandi player occupano la maggior parte di tempo degli utenti sui dispositivi mobile, con investimenti economici da capogiro. Come avviene sugli altri media però, avere un proprio spazio, sebbene piccolo, ha un potenziale da non sottovalutare, soprattutto per chi un business lo ha già e desidera offrire un’app come potenziamento di questo.
Offrire ai propri clienti un’App significa usufruire di un canale di contatto più forte rispetto agli altri, che permette di costruire un’interazione in entrambe le direzioni, con utenti che arricchiscono con contenuti propri e rispondono agli stimoli lanciati. Diventa per questo motivo molto importante pianificare con cura gli stimoli da lanciare e rendere piacevole, utile e vantaggioso per un utente il rispondere.
Se sulle piattaforme social già note le modalità di comunicazione sono limitate e standard, pilotate dalla tipologia del social stesso, un’app nativa personalizzata può non avere limiti, se non quelli dettati dalle caratteristiche tecniche di uno smartphone e della tipologia di investimento che si intende realizzare.
Infatti, se la capacità di fidelizzare e “ingaggiare” (da engagement) un’utente è maggiore rispetto agli altri canali è necessario avere tempo e risorse per costruire una buona comunicazione. Va da sé che i business che non hanno risorse da dedicare a ciò, prima di acquistare un’app devono trovare risorse, conoscenze e mettere in contro del tempo per veicolarla. Per questo motivo siamo sempre più impegnati nel supportare i nostri clienti nell’attività di comunicazione e promozione delle loro app offrendo un servizio di formazione e affiancamento costante per utilizzare questo nuovo media, che per molti clienti è tutto da scoprire.
Quello che suggeriamo, una volta realizzata un’app, è come applicare delle regole di base per interagire in maniera vincente sul canale e cercare di ispirare facendo presenti le possibilità tecniche, al fine di realizzare campagne ad-hoc verso gli utenti per ottenere il meglio dalla propria mobile app.
Siate voi un Teatro, un Locale, un Festival o un’Agenzia Immobiliare, serve avere ben chiaro che tipo di investimento in termine di immagine ci si appresta a fare con un’app: uno strumento che vi permetta di parlare direttamente con i vostri utenti rendendo l’esperienza con il vostro business interessante, stimolante e vantaggiosa.
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